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La piaga delle locuste in Africa orientale

La Fao e le Ong lanciano l’allarme: gli insetti stanno distruggendo le colture, 20 milioni di persone rischiano di aggravare irrimediabilmente la propria condizione

Proprio come il coronavirus, c’è un’altra sciagura somigliante a una piaga biblica, che sta investendo diversi Paesi. L’invasione delle locuste che stanno distruggendo le colture agricole in Africa orientale causerà probabilmente “la peggiore crisi umanitaria della regione degli ultimi tempi”, secondo l’organizzazione di aiuti umanitari Mercy Corps citata da Bbc Africa. Un insieme di eventi meteorologici anomali, dovuti al cambiamento climatico, ha favorito la riproduzione esplosiva nella penisola arabica della Schistocerca gregaria (locusta del deserto) e la successiva diffusione in Somalia, Eritrea, Etiopia, Kenya, Uganda. Sono tutti paesi che vivono una situazione di emergenza umanitaria a causa della carenza di cibo e delle guerre che si sono succedute negli ultimi anni. A questa lista di Paesi si aggiunge, nella penisola araba, lo Yemen già martoriato da una sanguinosa guerra civile. E la tragedia si sta ulteriormente aggravando: il recente arrivo di locuste nel Sud Sudan è stato particolarmente preoccupante, visto che oltre la metà della popolazione fa già ricorso ad aiuti umanitari.
Gli esperti affermano che il numero dei parassiti potrebbe crescere di 500 volte prima di giugno, quando inizia il clima secco che aiuta a frenarne la diffusione. Le locuste infatti riescono a percorrere circa 150 chilometri al giorno divorando decine di migliaia di ettari di coltivazioni in una regione già alle prese con la sicurezza alimentare. Le locuste consumano ogni giorno una quantità di cibo equivalente al proprio peso corporeo e secondo la Fao questa è la peggiore invasione degli ultimi 25 anni in Somalia ed Etiopia e degli ultimi 70 anni in Kenya. “L’invasione delle locuste minaccia la sicurezza alimentare di una intera regione, con 20 milioni di persone che rischiano di aggravare irrimediabilmente la loro condizione”, ha dichiarato il direttore generale della Fao, Josè Graziano da Silva.
La situazione è drammatica e si prevede che a causa di questa invasione altri 10milioni di persone, tra cui 4 milioni di bambini, non sapranno di cosa cibarsi. In Uganda, a seguito della carenza di risorse alimentare, i residenti hanno iniziato a mangiare le locuste, considerate una prelibatezza in molti paesi. La popolazione sta catturando gli insetti per consumarli fritti, dopo averli bolliti e asciugati. Sebbene le locuste siano commestibili e rappresentino un’ottima fonte di proteine, il ministro dell’agricoltura Aggrey Bagiire ha sconsigliato vivamente di consumarle, poiché l’esercito è impegnato a contrastare la terribile invasione delle cavallette irrorandole di pesticidi, tra cui l’insetticida neurotossico chlorpyrifos.