Un progetto per rilanciare l’italian food nel mondo
Ristoranti, alberghi e food in generale sono tra i settori più colpiti dalle disposizioni di chiusura per il Coronavirus e, per come stanno le cose, difficilmente potranno ripartire a pieno ritmo a breve nonostante la stagione estiva alle porte.
Appoggiato al sistema agroalimentare italiano, probabilmente il migliore al mondo per qualità e diversificazione, il più conosciuto, nonché fondamentale per il Pil italiano, il settore dell’hospitality rischia di implodere.
Parte da questo allarme l’iniziativa Rialzati Italia, una piattaforma a livello mondiale per esportare i prodotti italiani del food, garantendone la tracciabilità dell’origine controllata. Il progetto ha l’obiettivo di generare nuove fonti di reddito per gli imprenditori della ristorazione e dell’hospitality, coinvolti come ambasciatori del Made in Italy della propria provincia di cui possono segnalare le eccellenze locali. Il punto di forza del progetto è il Made in Italy, che attualmente genera nel mondo un fatturato di 210 miliardi di euro, di cui 56 miliardi negli Usa e 60 in Cina. Quella italiana è la seconda cucina più conosciuta ed esportata dopo la cinese, ma dei 60.000 ristoranti che si professano “italiani” soltanto 2.200 hanno ottenuto il certificato Made in Italy.
Tecnologia per la presentazione dei prodotti
L’iniziativa Rialzati Italia è stata presentata lo scorso 27 marzo da Stefano Versace e Omar Bertolla, co-fondatori di Imprendifood365, e ha raccolto in poche ore oltre 200 adesioni e un traffico di 1.700 ristoratori, gestori di esercizi commerciali, albergatori interessati a partecipare. I due imprenditori, Versace attivo nel food anche negli Usa e Bertolla nelle nuove tecnologie, hanno messo insieme le rispettive competenze per creare in Imprendifood365 un progetto di innovazione per un settore tradizionale come l’agroalimentare.
Le eccellenze individuate grazie alle segnalazioni degli iscritti saranno inserite in un catalogo digitale Made in Italy di prodotti selezionati, certificati e tracciati tramite blockchain. Questi prodotti verranno promossi sui canali e-commerce e di televendita in vari Paesi, pubblicizzati in trasmissioni televisive internazionali e distribuiti su molteplici piattaforme a livello globale.
Un ruolo centrale avrà l’aspetto tecnologico: l’attività di segnalazione, selezione, promozione e certificazione sarà basata su una piattaforma certificata che utilizza tecnologia blockchain e digital asset manager, una “macchina” che permette di catalogare e presentare in maniera efficace i prodotti. Per partecipare al progetto gli interessati possono inviare la propria presentazione entro il 27 aprile.