Scuola, gli italiani si attrezzano per la didattica a distanza
La scuola ha finalmente riaperto. Dopo sei mesi di attesa, ancora con tante incognite e parecchie cose che non funzionano (ma che, forse, non hanno mai funzionato), i ragazzi sono tornati in classe e ora tutti ci auguriamo che ci restino per tutto l’anno scolastico. In questi sei mesi di preoccupazioni, molte cose sono cambiate: abbiamo imparato che la didattica a distanza si può fare, anche se non può diventare la regola, e che soprattutto la tecnologia può essere decisiva e determinante nell’insegnamento e nell’apprendimento. Lo hanno capito bene studenti e famiglie italiane che hanno rapidamente modificato la loro spesa per la scuola, inserendo nella lista quei dispositivi elettronici che sono diventati indispensabili per la didattica a distanza nei periodi di lockdown. Secondo un recente sondaggio effettuato da Kantar, una famiglia italiana su due si dichiarava interessata ad acquistare un dispositivo elettronico per la didattica dei propri figli: tra queste, più della metà, il 52%, ha in programma di dotarsi di un nuovo Pc.
La corsa ai device tecnologici
Mettendo a confronto l’interesse degli italiani verso i prodotti di elettronica utili per lo studio e la didattica a distanza nelle settimane che precedono il ritorno a scuola e lo stesso interesse dimostrato nell’analogo periodo del 2019, è evidente come l’esperienza della scuola da remoto nei mesi di lockdown abbia influito sulle scelte d’acquisto delle dotazioni scolastiche degli studenti, anche tra i più giovani. Dall’analisi emerge che nelle settimane tra il 16 agosto e il 2 settembre, l’interesse online nei confronti dei device elettronici ha registrato un boom rispetto allo stesso periodo del 2019, con una crescita di interesse del +155% nei confronti dei monitor, +151% per le stampanti multifunzione e +115% per i notebook. Nella classifica dei prodotti che hanno registrato un maggiore aumento rispetto al 2019 figurano anche i Pc all-in-one (+88%), i tablet (+58%), gli smartphone (+49%), i router (+25%) e le cuffie (+20%). Lo zaino, una volta il prodotto re del mercato delle dotazioni scolastiche, nelle intenzioni di acquisto online è calato del 30% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Il boom dei prezzi
In conseguenza di questo nuovo interesse per la didattica a distanza, è stato evidente l’aumento dei prezzi talvolta ingiustificato e decisamente sproporzionato. Le stampanti multifunzione, ad esempio, hanno registrato nelle settimane del sondaggio un balzo nei prezzi del 122% rispetto allo stesso periodo del 2019. Aumentano del 49% anche i prezzi di quei dispositivi che permettono di sfruttare al meglio il segnale wi-fi in tutta la casa, eliminando le cosiddette zone d’ombra. Su anche i prezzi dei tablet (+35%), dei computer fissi (+20%) e dei notebook (+4,2%). Ma anche tra gli altri prodotti necessari per la scuola, ma non elettronici, gli aumenti sono stati ingenti: diari e agende (+92%), pennarelli (+66%), evidenziatori (+38%) e zaini di tutte le tipologie (+1,8% per quelli specifici per la scuola). Infine, guardando al territorio, il Lazio è la regione dove è cresciuto maggiormente l’interesse online per i prodotti di elettronica a sostegno della didattica a distanza, con un +69% rispetto allo stesso periodo del 2019. Seguono l’Umbria (+63%), l’Abruzzo (+59%), la Toscana (+53%) e al quinto posto la Campania (+52%) . La Lombardia si trova solo alla sestultima posizione tra le regioni italiane (+20,9%), mentre all’ultimo posto c’è la Liguria (+1,9%).