Le società a responsabilità limitata sono il motore della ripresa
Le società a responsabilità limitata trainano la ripresa italiana. Secondo la Fondazione nazionale dei commercialisti, che ha pubblicato l’Osservatorio sui bilanci delle Srl negli anni 2014-2016, le imprese di questo tipo crescono sia in termini di fatturato (+3,3%) sia di addetti (+3,7%) sia di valore aggiunto (+5,3%). Migliora anche la redditività, con il Roe aggregato che passa dal 20% al 24,2% e il Roi dal 5,7% al 6,6%. L’analisi è stata effettuata sulla base della banca dati Aida di Bereau van Dick e coinvolge 332 mila aziende su un totale di circa 820 mila Srl in Italia.
Le Srl occupano poco meno di cinque milioni di lavoratori (circa sei per impresa) e realizzano ricavi per 1.090 miliardi di euro, con un valore della produzione totale di 1.131 miliardi e un valore aggiunto di 251 miliardi. Il 61,9% sono microimprese con un fatturato che non supera i 350 mila euro ma quelle che superano i 10 milioni di euro di fatturato (appena l’1,8%) generano il 39,5% del valore aggiunto totale. Le imprese più numerose sono quelle con un fatturato tra i due e i 10 milioni, pari al 9,4% del totale, cioè 77.407, che occupano il 30,8% degli addetti totali e generano il 31,7% del valore aggiunto totale.
Tra i settori produttivi, in termini di fatturato, il settore più dinamico è quello delle costruzioni (+4,9%), seguito dal commercio (+4,3%), dai trasporti (+2,8%), dai servizi (+2,7%) e dall’industria (+2,4%). Per quanto riguarda la crescita degli addetti, il comparto dei servizi professionali, finanziari e assicurativi è quello che ha ottenuto i risultati migliori (+7,5%), seguito dai trasporti (+5,9%), dal commercio (+3,8%) e dall’industria (+2%). Infine, prendendo come parametro il valore aggiunto, il comparto più dinamico è risultato il commercio (+7,5%), seguito da trasporti (+7,2%), servizi (+6,7%), industria (+5%) e costruzioni (+2,9%).
Massimo Miani, presidente del consiglio e della Fondazione nazionale dei commercialisti, ha specificato che le Srl oggi sono realtà aziendali dinamiche e flessibili e i loro bilanci dicono che stanno beneficiando della ripresa economica. “Perciò – ha aggiunto – come commercialisti, non possiamo che chiedere al governo di mantenere l’impegno all’attuazione di politiche e misure pro crescita a favore soprattutto delle piccole e medie imprese che, per recuperare più rapidamente i livelli pre-crisi, hanno bisogno di stimoli e agevolazioni consistenti”.
