Il futuro è incerto: i giovani cercano spazio
Quando si parla di lavoro, è la precarietà che spaventa di più, anche tra i giovanissimi, come rivela uno studio dell’Istituto Piepoli che coinvolge ragazze e ragazzi tra 13 e 26 anni, quasi tutti ancora impegnati sui banchi scolastici o accademici, ma che stanno per affacciarsi al mondo dei grandi
Quando il lavoro non soddisfa più
Sono sempre più numerosi i lavoratori che abbandonano il proprio posto senza la certezza di trovare subito un’altra posizione, mossi da molteplici cause che li portano a non essere soddisfatti. È il fenomeno della Great Resignation, che sta mostrando come il concetto di impiego sia mutato nel tempo, soprattutto tra i giovani
Per gli italiani è prioritaria la sicurezza economica
Passata la pandemia e i timori per la salute propria e dei famigliari, la maggioranza dei connazionali afferma di sentirsi sicura. I rischi legati all’immigrazione sembrano superati, mentre preoccupano le questioni finanziarie e l’inflazione
La demografia per capire un mondo che cambia
Otto miliardi di persone alle prese con la crisi climatica, disuguaglianze, flussi migratori e guerre. In questa cornice Neodemos, in collaborazione con Limes, pubblica il quinto e-book di Geodemografia, che nella sua versione 2022 analizza attraverso cinque macrotematiche le evoluzioni che sta subendo la popolazione e quali saranno i cambiamenti e i rischi che caratterizzeranno il futuro
Accenture Life Trends 2023: uno sguardo al futuro, tra incertezza e nuove tecnologie
Prendendo l’eredità quindicennale di Fjord Trends, il report realizzato da Accenture Song identifica cinque macro-movimenti globali del comportamento umano che plasmeranno il business e la cultura nel futuro. Nell’incertezza che caratterizza i nostri tempi il dossier individua un lato positivo: l’accesso crescente alle tecnologie migliorerà il nostro modo di vivere, la creatività e la privacy
L’eredità del Covid: la crescita dei problemi di salute mentale
In tutto il mondo crescono disturbi esacerbati dalle restrizioni della pandemia: ansia, depressione, panico, fobie. Uno studio italiano ha rilevato un aumento del disagio nel nostro paese. Il nostro sistema di assistenza è però ancora impreparato: per questo 91 direttori di Dipartimenti di Dsm hanno rivolto un appello alle massime autorità dello Stato
Comportamenti green, che fatica!
Nella prima edizione della ricerca Agos Insights, realizzata in collaborazione con Eumetra, la transizione in chiave sostenibile è un concetto chiaro agli italiani, che spesso, però, si scontra con le difficoltà di attuazione delle buone pratiche, nel quotidiano
Sprechi alimentari, il problema è di tutti
Carenze nella supply chain, comportamenti scorretti e nuove aspettative da parte del consumatore. Uno studio di Capgemini Institute Research analizza gli orientamenti della popolazione e le risposte delle aziende a un bisogno crescente di razionalizzazione e recupero in ambito alimentare
La nuova epidemia: l'obesità
Il 59% degli adulti europei e quasi un bambino su tre (29% dei maschi e 27% delle femmine) è obeso o in sovrappeso. L'obesità è una condizione di fragilità delle società contemporanee, non solo una malattia, ricorda l'Oms nel suo nuovo rapporto. E l'Italia? È il Paese messo peggio
Digitale e sostenibilità cambiano l’habitat umano
Transizione energetica e digitale non sono percorsi autonomi ma disegnano un’unica via dell’evoluzione verso un contesto sociale più attento al benessere del cittadino e alla salvaguardia dell’ambiente. Alla base di questa visione c’è un ruolo di protagonista per il patrimonio edilizio
Cambia il rapporto degli italiani con il lavoro
È emerso in questi ultimi due anni un diverso rapporto delle persone con l’attività che svolgono, alla quale chiedono di corrispondere ai propri interessi e di essere gratificante. Si sta verificando un distacco dall’ambiente di lavoro, che può diventare una fonte di malessere. Dall’altra parte, le imprese non colgono queste esigenze, e hanno sempre più difficoltà a trovare profili in linea con la transizione digitale
Imprese, se il Pnrr non bastasse?
Più del 70% delle attività produttive sentite da un Unioncamere non sembra, al momento, interessarsi alle molteplici occasioni di sviluppo che si stanno aprendo grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza. C’entrano la burocrazia, ma anche le tensioni internazionali. L’occupazione tiene, soprattutto grazie ai servizi