Da Assoconfidi un supporto alle PMI dopo l’emergenza
Assoconfidi conferma la propria disponibilità a dare sostegno alle imprese micro, piccole e medie nella difficile contingenza del Coronavirus. L’associazione condivide le azioni finora messe in campo dal governo, e presenta le proprie proposte a supporto di un tessuto imprenditoriale e sociale che dopo l’epidemia avrà la necessità di una forte spinta per ripartire. Le proposte allo studio di Assoconfidi riguardano minori vincoli dalla normativa europea per dare ossigeno alle imprese, maggiore sostegno dal Fondo di Garanzia per le PMI, risorse pubbliche per il credito alle MPMI erogato dai Confidi, voucher a copertura dei costi per la garanzia e sono finalizzate a delineare interventi per far fronte all’improvviso blocco operativo e per dare ossigeno alle imprese in modo da evitare che tale fase di stallo e la conseguente crisi di liquidità le porti al collasso.
L’associazione, che conta circa 1 milione di imprese associate e 10 miliardi di euro di finanziamenti garantiti, esplicita nella propria nota che “oggi più che mai, il sistema dei confidi è pronto a sostenere le micro e piccole imprese dando valore alla mutualità, alla conoscenza diretta delle realtà produttive, alla prossimità ai territori per cogliere con prontezza le richieste delle PMI e trasformarle in proposte alle istituzioni e in azioni concrete”.
L’associazione richiede che i vincoli normativi “da sempre ritenuti eccessivamente stringenti, e che oggi sono un ostacolo alla sopravvivenza” vengano rimossi o sospesi.
Le misure proposte
Tra le proposte avanzate con maggiore determinazione c’è quella della rimozione dei vincoli di destinazione delle risorse comunitarie, la revisione della classificazione del default, l’aumento del limite massimo del de minimis sugli aiuti di stato e la possibilità per i confidi di concedere garanzie al 100 %.
Sul fronte della politica interna, Assoconfidi conferma il ruolo di strumento prioritario rappresentato dal Fondo di garanzia che rimane tra i protagonisti del supporto al credito per le MPMI.
Nella possibilità che si manifesti un peggioramento dei parametri di riferimento, esiste però la preoccupazione che molte imprese non possano accedere alla garanzia pubblica, in tal senso “i Confidi si candidano ad affiancare il sistema bancario nell’erogare il credito alle imprese in modo da dare risposta alle loro immediate esigenze. In tale contesto i confidi” - soggetti autorizzati – “potrebbero, a maggior tutela dell’azione pubblica, far accedere alla controgaranzia le imprese con maggiori difficoltà che a causa di tale emergenza rischierebbero di rientrare nella fascia non garantibile”.
Grazie al loro ruolo mutualistico, i confidi potrebbero garantire alle medesime condizioni operazioni di consolidamento del debito, tutelando gli specifici interessi delle imprese, oltre a consentire l’accesso ai benefici del FdG alle imprese agricole e della piscicoltura.
Infine, conclude la nota, un aiuto concreto potrebbe realizzarsi attraverso la concessione di contributi in conto capitale oppure evitando che le MPMI debbano sostenere i costi della garanzia. Pensiamo ai voucher, erogati anche questi su risorse pubbliche da parte di Regioni e Camere di Commercio, di cui le imprese potrebbero usufruire per beneficiare dell’intervento del Fondo di Garanzia o dei Confidi.