Imprese focalizzate sulla tutela del dipendente
Le imprese multinazionali italiane puntano al benessere dei dipendenti per ripartire quanto prima. Non solo una salvaguardia della salute ma anche la certezza di mantenere i posti di lavoro e se possibile i benefit. In un periodo in cui 2 aziende su 3 prevedono un calo del proprio business nel prossimo anno per le conseguenze del Covid-19, le prospettive sono sul medio periodo e si deve essere pronti per ripartire con la stessa disponibilità di personale. Sono conclusioni che emergono da una survey condotta da Willis Towers Watson nella prima settimana di aprile su 55 aziende italiane di grandi dimensioni, per il 75% multinazionali, dei principali settori di mercato. Il Covid-19 ha messo al centro il tema della sicurezza delle persone dell’azienda e le imprese lo hanno perseguito anche con un massiccio ricorso al lavoro a distanza: in 7 aziende su 10 gli smart-worker sono più del 75%, rispetto al 25% precedente alla pandemia. La survey ha registrato inoltre che tutti i datori di lavoro hanno intrapreso azioni di protezione dei dipendenti, tra le quali le più diffuse sono la disinfezione dei luoghi di lavoro (94%), la disponibilità agevolata di gel igienizzanti (92%) e l’utilizzo dei device aziendali per lo smart-working (87%).
La contrazione dell’attività si è tradotta per il 49% dei datori di lavoro in una temporanea riduzione dell'orario di lavoro, ma senza ricorrere a licenziamenti; in 3 aziende su 4 saranno invece modificati gli obiettivi del sistema di incentivazione di breve periodo adattandoli alla situazione in corso secondo un’analisi discrezionale basata anche sulla motivazione delle persone.