Dieci innovazioni per il 2022
Il coronavirus resta protagonista anche quest'anno della classifica 10 Breakthrough Technologies. Seppure in misura minore rispetto alla scorsa edizione, quando i vaccini mRNA arrivano (giustamente, visto poi l'andamento dell'emergenza sanitaria) a imporsi al vertice della graduatoria, l'innovazione tecnologica innescata dalla pandemia di Covid-19 domina ancora la tradizionale classifica che l'Mit Technology Review, la rivista del prestigioso Massachusetts Institute of Technology di Boston, dedica ogni anno alle tecnologie che segneranno la nostra vita nel prossimo futuro.
Nel mezzo, spazio anche per le nuove frontiere dell'intelligenza artificiale e per gli innovativi strumenti messi in campo per favorire la sostenibilità ambientale.
Addio alle password
Al primo posto, forse un po' a sorpresa, si piazzano i nuovi strumenti di autenticazione online. “Per decenni abbiamo avuto bisogno di password per fare molte cose su Internet: nuove forme di autenticazione ci permetteranno finalmente di sbarazzarcene per sempre”, scrivono i curatori della classifica. Le vecchie password alfanumeriche, date spesso per scontate, finiscono dunque in soffitta, sostituite da strumenti come link inviati via mail, notifiche push oppure anche scansioni biometriche. Tutti sistemi più accessibili (“nessuno ha bisogno di ricordare la propria faccia”, ironizzano i redattori della rivista) e anche più sicuri in termini di rischio informatico.
Sistemi di tracciamento per le varianti del Covid-19
Medaglia d'argento per una delle tante innovazioni tecnologiche innescate dalla pandemia di coronavirus. L'emergenza sanitaria ha infatti portato a investimenti senza precedenti nel sequenziamento genomico, incrementando le capacità di analisi e monitoraggio in tutto il mondo. “Migliori strumenti di sorveglianza hanno consentito agli scienziati di tracciare la diffusione del nuovo coronavirus e di identificare rapidamente nuove varianti del virus”, osservano i curatori della classifica. Così facendo, è stato possibile contribuire efficacemente al contenimento dell'emergenza sanitaria. E le nuove possibilità offerte dalla tecnologia potranno rivelarsi molto utili nella gestione di future epidemie virali.
Batterie green a lunga durata
Gradino più basso del podio per gli sforzi compiuti dal settore tecnologico nella promozione della sostenibilità ambientale. La rivista osserva che mai come oggi stiamo utilizzando energia prodotta da fonti rinnovabili. Eppure, nonostante tutto l'impegno messo in campo, l'energia eolica e solare da sola non basta. “Cosa succede quando il Sole tramonta o il vento si ferma?”, si chiedono i curatori della classifica. Le nuove batterie a base di ferro possono essere una prima ed efficace risposta. “Sono realizzate con materiali ben diffusi e potrebbero essere più economiche e pratiche di altri tipi di stoccaggio a griglia”, scrivono i redattori dell'Mit Technology Review.
Proteine, conoscerne la struttura con l'AI
Ai piedi del podio si ferma una delle ultime e più promettenti frontiere dell'intelligenza artificiale: la predizione della struttura delle proteine. Le proteine, com'è noto, sono un elemento fondamentale per il funzionamento del nostro organismo. La loro attività è determinata dalla loro struttura, e quindi dal modo in cui le proteine si ripiegano su se stesse. Riuscire a prevederlo ha richiesto solitamente svariati mesi, ponendo un quesito enorme alla comunità scientifica del settore. La soluzione potrebbe arrivare proprio dall'intelligenza artificiale: il programma AlphaFold 2, realizzato dal centro di ricerca DeepMind, potrebbe infatti, come scrive la rivista, risolvere “questo enigma biologico di lunga data, cosa che renderebbe possibile la rapida progettazione di nuovi farmaci per un gran numero di malattie”.
Un vaccino per la malaria
La pandemia di coronavirus ci ha fatto dimenticare l'esistenza di patologie che ancora oggi generano enormi disagi e provocano numerose vittime in tutto il mondo. Come nel caso della malaria, malattia che, ricorda la rivista, “uccide ogni anno più di 600mila persone, la maggior parte bambini sotto i cinque anni”. Ecco perché un vaccino contro questa infezione potrebbe avere un impatto considerevole sulle nostre vite. “Un nuovo vaccino contro la malaria, approvato dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), potrebbe salvare centinaia di migliaia di vite ogni anno”, fanno sapere i curatori della classifica. Sarebbe inoltre il primo vaccino al mondo per un'infezione parassitaria.
Proof-of-stake
Al sesto posto tornano gli sforzi per la tutela ambientale. La classifica ricorda che “le criptovalute come i bitcoin consumano grandi quantità di elettricità”. Ciò, com'è noto, è dovuto al sistema di verifica delle transazioni, che richiede significative capacità computazionali e, di conseguenza, un'enorme quantità di energia. Per invertire questa tendenza potrebbe essere utile la proof-of-stake, letteralmente prova di interesse, un tipo di protocollo per la messa in sicurezza di una rete di criptovalute che consentirebbe di ridurre drasticamente il consumo di energia. Ethereum si propone di transitare in questo sistema entro la fine dell'anno, cosa che taglierebbe il consumo di energia del 99,95%.
Una pillola contro il Covid-19
Settimo posto e di nuovo l'innovazione tecnologica innescata dalla pandemia di coronavirus. La Pfizer, già produttrice di uno dei vaccini più efficaci contro il Covid-19, ha annunciato la creazione di un nuovo farmaco che fornirebbe, come scrivono i curatori della classifica, “un'ampia ed efficace protezione con il nuovo coronavirus, comprese anche le ultime varianti”. Altre imprese farmaceutiche sarebbero al lavoro per sviluppare farmaci di questo genere: unite ai vaccini, queste soluzioni potrebbero definire un sentiero per uscire definitivamente dalla pandemia di coronavirus.
Efficaci reattori a fusione
L'energia da fusione ha costituto a lungo un'eterna promessa: se realizzata, questa innovazione potrebbe infatti fornire elettricità illimitata e priva di emissioni di carbonio. Il miraggio potrebbe tuttavia trasformarsi presto in realtà: una start up ha infatti annunciato l'obiettivo di mettere in rete la soluzione nei primi anni '30. “Il suo design – si legge sulla rivista – si basa su un nuovo e potente magnete che ha infranto ogni record e che dovrebbe consentire alla società di costruire reattori più piccoli e meno costosi”.
Dati sintetici per l'intelligenza artificiale
Lo sviluppo dell'intelligenza artificiale richiede sempre una grande quantità di dati. Spesso, tuttavia, queste informazioni sono disponibili soltanto in forma disordinata, riflettono i pregiudizi di chi li ha raccolti o, ancora, generano problemi di rispetto della privacy. Per questo motivo, affermano i curatori della classifica, “alcune società stanno iniziando a creare e vendere dati sintetici per evitare questo genere di ostacoli”. La soluzione, proseguono i redattori della rivista, “non è perfetta, ma potrebbero essere il modo migliore per addestrare dispositivi di intelligenza artificiale”. I dati sintetici per l'intelligenza artificiale si guadagnano così il nono posto della graduatoria.
Fabbriche per la rimozione del carbonio
La top 10 dell'Mit Technology Review si chiude con un'altra iniziativa volta a contrastare il cambiamento climatico. La riduzione delle emissioni di carbonio, com'è noto, è un passaggio fondamentale per mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Eppure, come osservano i curatori della classifica, “per l'Onu non è comunque sufficiente: per evitare l'innalzamento delle temperature, è necessario rimuovere l'anidride carbonica dall'atmosfera”. Proprio quello che si propongono di fare le fabbriche per la rimozione del carbonio: la più grande al mondo è stata recentemente aperta in Islanda.