Un campo elettrico invisibile attorno alla Terra
Un sottile e quasi impercettibile campo elettrico circonda il nostro pianeta. La scoperta arriva dalla missione Endurance della Nasa e potrebbe finalmente svelare il mistero che si cela dietro a fenomeni finora inspiegabili come i venti polari: secondo i ricercatori, la rivelazione potrebbe persino dare qualche indizio in più sulla formazione e sullo sviluppo della vita sulla Terra.
L’ipotesi di una terza forza terrestre, che si aggiungerebbe all’attrazione gravitazionale e al campo magnetico, era stata formulata negli anni ’60, quando le prime esplorazioni spaziali avevano rilevato flussi di particelle supersoniche che si sprigionano dai poli: appunto, quelli che poi sarebbero stati battezzati “venti polari”. Finora, tuttavia, non erano chiare le ragioni del fenomeno e la tecnologia disponibile fino a pochi anni fa non era abbastanza avanzata per svelare il mistero. La svolta si è avuta nel 2022, con il lancio dalle isole Svalbard di un razzo in grado di misurare la variazione di tensione su una distanza di centinaia di chilometri. Alla fine la missione si è conclusa con il rilevamento di un potenziale di carica elettrica di 0,55 volt: pochissimo, praticamente nulla, l’equivalente di una batteria da orologio, però abbastanza per spiegare il fenomeno dei venti polari. La presenza di un simile campo elettrico eviterebbe inoltre il collasso dell’atmosfera terrestre per effetto della forza di gravità e, stando alle prime ipotesi, potrebbe anche spiegare la presenza di acqua sul nostro pianeta. Nel 2016, a tal proposito, la missione Venus Express dell’Esa aveva rilevato nella ionosfera di Venere un potenziale elettrico di 10 volt, dunque molto più intenso di quello appena scoperto sulla Terra: una carica così elevata avrebbe di fatto risucchiato nello spazio tutta l’acqua del pianeta e reso Venere il deserto inabitabile che conosciamo oggi.