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Ai clienti retail piacciono i fondi comuni

Una mappatura realizzata da Assogestioni evidenzia che l’85% delle masse appartiene ai portafogli mass-affluent

Sempre più clienti retail scelgono di investire i propri risparmi in fondi comuni. Al 31 dicembre 2016 le masse complessive allocate presso questi strumenti ammontava a 779 miliardi di euro, su un totale di 944 miliardi. Questa l’istantanea scattata dalla mappa della distribuzione retail dei fondi comuni, pubblicata da Assogestioni. Le masse riferibili alla clientela retail risultano pari all’85% del totale: risparmi investiti sia in modo diretto, sia attraverso gestioni patrimoniali e polizze unit linked.

Metodologia della mappatura

Come spiega Assogestioni nel suo Quaderno di ricerca 3/2017, in generale banche, Sim e Sgr collocano fondi ricorrendo a due diversi canali (sportelli e consulenti finanziari) e rivolgendosi a diverse fasce di clientela che la ricerca sintetizza in due grandi categorie: mass-affluent (patrimonio inferiore a 500 mila euro) e private. L’analisi di Assogestioni si fonda su una definizione convenzionale del termine distributore, secondo la quale esso è un soggetto specializzato in una sola delle quattro possibili linee di business definite dalla combinazione tra canale e clientela. In vari casi, ciò ha richiesto di isolare all’interno di uno stesso intermediario, due o più divisioni o segmenti organizzativi dedicati a uno (e un solo) specifico canale/ clientela: pertanto il termine distributore non identifica necessariamente una società nel suo insieme (banca o Sim), ma può riferirsi a una sua specifica divisione/segmento.


L’orientamento dei clienti

Analizzando il target di clientela, quella mass affluent investe soprattutto in maniera diretta in fondi (71%) e meno in gestioni retail (30%), mentre il mondo private è più orientato alle gestioni patrimoniali (70%) e meno all'investimento diretto in fondi comuni (29%).
La ricerca di Assogestioni dedica una sezione alle polizze unit linked. Per queste si registra, a livello di canale distributivo, un maggiore equilibrio tra reti di consulenti finanziari e banche: i primi incidono per il 46% della distribuzione totale. Sul fronte della clientela, invece, le polizze sono più vicine al mondo mass affluent: il 64% del collocamento è indirizzato a questa categoria, mentre il 36% guarda al mondo private.
Osservando la distribuzione diretta dei fondi comuni e quella delle gestioni patrimoniali, a livello di canale il mondo delle banche pesa, rispettivamente, per il 70% e per l'80%, mentre le reti di consulenti finanziari pesano sul collocamento diretto dei fondi comuni per il 30% e sulle gestioni patrimoniali per il 20%.

In generale, il dato medio di apertura del sistema distributivo dei fondi comuni (incidenza dei fondi di terze parti sul totale) è al 34%. I fondi propri hanno un portafoglio che in alcuni casi può risultare investito in fondi di terzi in misura anche importante: ciò ha spinto in alto il dato medio di apertura del sistema distributivo, dal 34% al 44%; tra le reti di consulenti finanziari e i clienti private questo valore sale ulteriormente fino a superare il 60%.