Educazione finanziaria in cerca di coordinamento
Il problema principale legato all’educazione finanziaria (oltre ovviamente all’ignoranza finanziaria in sé, che accomuna giovani e vecchi italiani) è l’assenza di un quadro nazionale, una legge di riferimento, per esempio, sotto il cui cappello siano studiate e coordinate le singole iniziative, frammentate ed eterogenee, messe in campo dai vari soggetti impegnati nel difficile compito di alfabetizzare un intero popolo.
È vero, però, che esiste dal 2017 Il comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria, nato per iniziativa del ministero dell’Economia e delle Finanze e che ha il compito di programmare e promuovere iniziative di sensibilizzazione ed educazione finanziaria.
LAVORI IN CORSO
Tra gli eventi più importanti e coinvolgenti sull’argomento c’è stata la cosiddetta Settimana mondiale dell’investitore, che si è svolta tra il 2 e l’8 ottobre, durante la quale Consob ha lanciato un nuovo progetto che ha coinvolto in vario modo giovani e adulti. L’obiettivo è ambizioso perché l’iniziativa, che coinvolge oltre settanta Paesi, è la prima coordinata a livello mondiale. L’evento prevedeva, in numerose città in tutta Italia lezioni e conferenze nelle scuole secondarie superiori e nelle università ma anche giochi e spettacoli teatrali che provavano a fare infotainment.
L’iniziativa coinvolgeva anche altri soggetti attivi nell’alfabetizzazione economica, come la Feduf (Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio), la Banca d’Italia e il Museo del risparmio di Torino.
Proprio la Feduf propone costantemente progetti educativi rivolti a studenti e adulti. Dal 16 ottobre al 14 novembre scorso, per esempio, presso la Fabbrica del Vapore di Milano si è tenuto Fate il nostro gioco, la mostra interattiva sulla matematica del gioco d’azzardo, dedicata agli studenti della scuola secondaria, con il supporto della cooperativa Pandora e il contributo di Bper Banca, Unipol, Etica Sgr e Coop Lombardia.
La mostra ha tra le finalità quella di accompagnare gli studenti nell’individuazione dei rischi e favorire la consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni nell’uso del denaro.
Il prossimo 14 dicembre, nell’ambito di Expo consumatori 4.0, si terrà invece all’Auditorium Parco della Musica, lo spettacolo teatrale Econosofia, promosso da Assoutenti in collaborazione con Feduf. La pièce della Compagnia Genovese Beltramo mette in scena gli stili di vita e di consumo alla luce della crisi, cercando di stimolare una consapevolezza nuova di cittadinanza economica.
NATI CON L’OBIETTIVO DI EDUCARE
Un altro soggetto nato appena un anno fa, ma che si è già messo in evidenza, è la Global thinking foundation, fondazione che ha la missione di promuovere l’educazione finanziaria attraverso un percorso di innovazione, di ricerca e di sviluppo. Recentemente si è tenuto il suo secondo convegno annuale, al quale hanno partecipato importanti personalità del mondo dell’economia internazionale.
A partire da Alan Krueger, già presidente del consiglio dei consulenti economici dell’ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama e professore di economia presso l’Università di Princeton, passando per Annamaria Lusardi, fondatrice, direttrice accademica del Global financial literacy excellence center e principale interlocutrice del ministro Pier Carlo Padoan nel comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria, fino a Magda Bianco, titolare del Servizio tutela dei clienti e antiriciclaggio della Banca d’Italia.
Claudia Segre, la presidente di Global thinking foundation, nell’occasione ha sottolineato l’importanza di impegnarsi a colmare le differenze di genere anche in tema di educazione finanziaria, come previsto dagli obiettivi dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile del Fondo monetario internazionale. “Non ci possono essere – ha detto Segre – innovazione e crescita se non si affrontano le differenze di genere e non si permette un’adeguata espressione del capitale economico delle donne in tutti i campi”.
Restando nell’alveo delle fondazioni private, infine, il settore assicurativo è impegnato da qualche anno nel progetto Io&irischi, un percorso formativo del Forum Ania Consumatori rivolto agli studenti delle scuole medie e superiori, incentrato sulla conoscenza dei rischi, finanziari e non, e su come questi possono essere affrontati attraverso la prevenzione o la condivisione, cioè la mutualità.