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Auto, arriva l’emergenza di serie

Dal 31 marzo su tutti i nuovi modelli in produzione dovrà esserci obbligatoriamente un sistema che chiama i soccorsi automaticamente in caso d’incidente

Scatta questo sabato, 31 marzo, l’obbligo per le case costruttrici di automobili di equipaggiare tutti i nuovi veicoli di nuova produzione con un sistema, detto eCall, che compone automaticamente il numero unico europeo delle emergenze, il 112, e richiede servizi di soccorso in caso di incidente stradale. Si tratta di un provvedimento europeo approvato nel 2015 da Parlamento e dal Consiglio dell’Ue nel quadro degli interventi messi in atto per raggiungere l’obiettivo di dimezzare il numero di vittime della strada tra il 2010 e il 2020. 

Secondo l’eurodeputata Olga Selhnalova, dei Socialisti e Democratici, relatrice del provvedimento, con questo sistema, che è una sorta di scatola nera, “i tempi d’intervento dei servizi di emergenza diminuiranno del 50% nelle aree rurali e del 40% nelle aree urbane, consentendo di salvare 1500 persone in seguito a incidenti stradali”. 

Il sistema, che sarà quindi uno standard minimo su ogni automobile e furgone (non ancora su camion e bus), funzionerà sia su chiamata diretta, basterà cliccare un bottone, sia automaticamente, quando l’intelligenza artificiale percepirà un’anomalia inequivocabile nella conduzione della vettura: partirà quindi una chiamata di emergenza che trasmetterà le coordinate del luogo dov’è accaduto l’incidente, anche se il guidatore e gli eventuali passeggeri sono incoscienti o non in grado di raggiungere il pulsante di emergenza. L’eCall, inoltre, potrà anche essere attivato da qualcun altro, nel caso si fosse testimoni di un sinistro.


In Italia già tante scatole nere 

Strumenti di questo tipo, in realtà, sono già abbastanza diffusi. Sia le case automobilistiche più attente all’innovazione, sia le assicurazioni hanno spinto molto in questi ultimi anni su sistemi di geolocalizzazione che, registrando anche i comportamenti del guidatore, sono in grado di comunicare con servizi di assistenza privati. Soprattutto in Italia, le compagnie assicurative stanno fondando parte dei loro ricavi nell’Rc auto sulla vendita di scatole nere e servizi di assistenza da remoto abbinati alla polizza. La particolarità dell’eCall europeo sta nel fatto che il sistema si potrà collegare solo con il soccorso pubblico e che soprattutto non registrerà alcun dato dell’utente, giacché si attiverà solo in caso di incidente o pericolo imminente per gli occupanti dell’auto.


Un aiuto soprattutto in campagna 

Il costo dell’eCall sarà totalmente a carico dei produttori di auto e dovrebbe aggirarsi intorno ai 100 euro per modello. “Guardando al futuro – ha commentato Erik Jonnaert, presidente di Acea, l’associazione europea delle case costruttrici – le tecnologie di sicurezza attiva, che possono prevenire gli incidenti, offrono un enorme potenziale per migliorare ulteriormente la sicurezza stradale, ad esempio intervenendo automaticamente quando un conducente non reagisce in tempo”.

Secondo i numeri forniti dall’Ue, nel 2016 sono morte 25 mila e 500 persone e 135 mila sono state gravemente ferite sulle strade dell’Unione, un dato comunque in calo del 2% rispetto all’anno precedente. Le nuove misure dovrebbero incidere soprattutto sulla sicurezza delle strade nelle zone di campagna, che sono quelle su cui nel 2016 si è verificato il 55% degli incidenti, contro il 37% registrato in città e l’8% sulle autostrade.