Welfare, servizi per l’impresa e la comunità
Dall’impresa alla comunità, alimentando un circolo virtuoso che sappia portare i benefici del welfare aziendale anche al di fuori del tradizionale perimetro produttivo. È l’ambizioso obiettivo di RigenerArti, programma di welfare aziendale promosso da Fondazione Cariplo e Confartigianato Imprese che è stato recentemente presentato a Milano. L’iniziativa partirà in alcune province della Lombardia e del Piemonte, protraendosi lungo i prossimi due anni. “Nelle comunità locali, le piccole imprese e gli artigiani rappresentano ancora un forte elemento identitario”, ha esordito Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo, nelle battute iniziali della conferenza stampa di presentazione. “Anche per questo motivo – ha aggiunto – il welfare aziendale promosso da Confartigianato è un ulteriore tassello al mosaico che va componendosi e che dimostra concretamente che se la comunità viene ingaggiata, in tutte le sue componenti, diventa l’elemento strategico di cambiamento”. E di cambiamento, in un momento di sostanziale arretramento del welfare pubblico, pare esserci parecchio bisogno.
Il programma sarà affidato a WelFare Insieme, l’impresa sociale di Confartigianato fondata nel 2018, e partirà proprio dalla sensibilizzazione delle imprese. Come illustrato da Antonella Pinzauti, direttrice generale di WelFare Insieme, l’iniziativa prevede eventi e momenti formativi che culmineranno con l’apertura di uno sportello welfare in ogni associazione territoriale di Confartigianato Imprese. Le strutture accompagneranno quindi le imprese nell’analisi dei bisogni e nell’individuazione delle soluzioni più adeguate per rispondere alle necessità rilevate, favorendo l’accesso ai servizi di welfare e indirizzando gli interlocutori più adatti.
La società opererà anche attraverso accordi con alcune istituzioni, come nel caso proprio di Fondazione Cariplo, e disporrà di risorse per 1,2 milioni di euro. L’obiettivo, come già accennato, supera tuttavia i confini delle aziende e si pone in una visione di maggior apertura verso il territorio. È in quest’ottica che va letto il proposito di generare, attraverso la cessione di parte dei ricavi da parte degli erogatori di servizi, di risorse finanziarie per 200mila euro che saranno poi investite in iniziative di welfare comunitario. Per Giorgio Merletti, presidente di Confartigianato Imprese, in questo modo sarà possibile “mettere in moto un circolo virtuoso: migliorano le condizioni delle comunità e si generano nuove opportunità di occupazione per le persone”.
Benché ancora alle battute iniziali, il progetto alimenta grandi aspettative. “Spero che l’iniziativa possa allargarsi a tutto il territorio nazionale”, ha auspicato Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Lombardia. “Programmi come questo – ha proseguito – dimostrano che il welfare aziendale non è prerogativa delle grandi aziende, ma può essere adottato da tutte le imprese”. Anche perché, come ha osservato in chiusura Monica Villa, vice direttore Area Servizi alla Persona di Fondazione Cariplo, di welfare c’è sempre più bisogno. “L’idea di un fondo per le comunità – ha detto – si lega al bisogno di welfare, al tentativo di rendere il servizio alla persona un elemento che può e deve coinvolgere anche il mondo aziendale”.