Puntare sul welfare integrato
Parlare semplicemente di welfare è forse improprio. Perché tanti sono gli elementi di cui si compone il sistema di prestazioni sociali. E altrettanto numerosi sono stati gli approcci con cui il gestore, pubblico o privato che fosse, si è avvicinato alla materia per tentare di soddisfare i bisogni del proprio pubblico. Il risultato è che per ogni tipo di esigenza si è arrivati a elaborare una soluzione diversa: coperture sanitarie, polizze sulla vita, garanzie contro la perdita di reddito e piani di accumulo per gli anni della pensione. La segmentazione dell’offerta si è ormai imposta sul mercato. Il settore (o, per meglio dire, i settori) appare oggi attraversato da un numero crescente di soluzioni che mirano a soddisfare la singola esigenza del consumatore.
Strumenti, quest’ultimi, che possono consentire di effettuare “quell’autentica svolta culturale” di cui ha parlato l’avvocato Maurizio Hazan, fondatore e managing partner dello studio legale che ha ospitato l’incontro. Secondo il giurista, “occorre miglior consapevolezza dei sempre nuovi bisogni di sicurezza e protezione”. Anche perché, ha aggiunto citando il sociologo Ulrich Beck, “stiamo vivendo nella società del rischio”. Ed è in questo contesto che “l’assicurazione privata può esprimere al meglio la propria rinnovata vocazione sociale, nel rispetto di un approccio trasparente e fiduciario con l’utenza”. Secondo Hazan, è insomma “giunto il momento di fare qualcosa di diverso”.