Ocse, rallenta la crescita
Ancora in positivo, ma meno rispetto alle ultime rilevazioni: la crescita dei paesi industrializzati, stando alle stime provvisorie dell’Ocse, sta rallentando. Secondo l’organizzazione che riunisce le 35 economie più avanzate, nel terzo trimestre dell’anno il tasso di crescita del Pil si è attestato a +0,6%, in flessione rispetto al +0,8% registrato nei tre mesi precedenti.
Fra i paesi del G7, il Giappone segna il principale rallentamento, passando dal precedente +0,6% a un più contenuto +0,3%: in flessione anche Stati Uniti (+0,7% da +0,8%) e Francia (+0,5% da 0,6%). Rallenta anche l’Unione Europa, che tuttavia limita i danni attestandosi a +0,6% dal precedente +0,7%: in controtendenza Germania (+0,8% da +0,6%) e Italia (+0,5% da 0,3%). Crescita, seppur marginale, anche per il Regno Unito, che sale da +0,3% all’attuale +0,4%.
Maggior ottimismo se si guarda alla variazione su base annua: il Pil dell’area Ocse aumenta del 2,6%, accelerando dal +2,4% registrato nel trimestre precedente. Da segnalare la performance del Regno Unito che, dopo aver segnato il passo fino alla seconda metà del 2016, si accoda al gruppo del G7 registrando una variazione di 1,5%. Bene l’area euro e l’Unione Europea che, dopo essersi fermate rispettivamente a +2,4% e +2,3%, si attestano ora entrambe a +2,5%. Più lento il progresso negli Stati Uniti e in Giappone, che crescono rispettivamente a +2,3% da +2,2% e da +1,6% da +1,5%.