Museo del Risparmio di Torino, dove la finanza è divertente
Un originale progetto di edutainment finanziario, ossia un luogo dove l’educazione finanziaria possa divertire e coinvolgere i visitatori. Una missione ambiziosa che il Museo del Risparmio di Torino ha fatto sua. Se ogni giorno gli italiani si confrontano con conti correnti, tassi di interesse, indici e prodotti finanziari, allora non resta che formarli in modo che possano gestire al meglio il proprio denaro e soprattutto possano investire con maggiore consapevolezza, con una sguardo di lungo periodo. L’obiettivo didattico è quello di avvicinare il pubblico ad argomenti apparentemente complessi. Il museo è per questo diretto a un’ampia fascia di utenti: dai bambini agli adolescenti (studenti e non) per arrivare agli adulti (lavoratori e pensionati). I materiali audiovisivi sono stati pensati e realizzati per soddisfare curiosità e bisogno di conoscenza della maggior parte dei visitatori e sono rivolti a un pubblico non specialistico. Per insegnare divertendo, il museo ha unito tecnologia e interattività. Video animati in 3d, ricostruzioni storiche di eventi cardine per la storia del risparmio, documentari, interviste, animazioni teatrali aiutano ad approfondire la conoscenza dei principali strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, derivati, assicurazioni, fondi comuni, fondi pensione) e della storia economica (moneta, scambi commerciali, la nascita del credito e delle banche, le bolle speculative, le crisi finanziarie). Un progetto multidisciplinare, che colloca l’economia in dialogo con la letteratura (Dante, Moliere, Shakespeare e Hemingway) e il cinema. Una sala del museo è dedicata a videogiochi educativi, con cui è possibile mettere alla prova le proprie capacità gestionali e di risparmio, valutando in termini di punteggio le proprie abilità nell’uso del denaro.
I percorsi per i più piccoli
I diversi supporti e l’approccio multidisciplinare consentono di usufruire della visita in modo personalizzato. Il museo è strutturato in diversi percorsi tematici rivolti agli studenti delle scuole primarie e secondarie. Percorsi differenziati sulla base di specifiche esigenze di approfondimento. Ad accompagnare i più piccoli ci sono due mascotte: una coppia di formiche, For&Mika, educano i bambini attraverso spiegazioni in forma di cartone animato. Percorsi che non sono considerati esaustivi. L’obiettivo non è spiegare tutto, ma dare uno strumento che i docenti possono integrare secondo il proprio percorso didattico. Moneta e risparmio sono i temi dedicati alle scuole primarie. Si parte con un viaggio alla scoperta della storia della moneta e dei suoi protagonisti, dalle prime forme di baratto nell’antico Egitto fino alla nascita dell’euro, con il percorso di integrazione delle valute nazionali europee, fino alla descrizione del ruolo della Bce. In questo modo gli studenti possono comprendere il valore, la funzione del denaro e la sua evoluzione nel corso delle epoche storiche, acquisendo così il concetto di “risparmio”. Il percorso del risparmio punta a legare l’insufficienza delle risorse rispetto ai propri desideri e bisogni. Significativo il gioco finale: il giocatore ha il compito di fare qualche piccolo lavoro in casa per guadagnarsi la paghetta, che poi bisognerà gestire o spendendola oppure mettendola in un libretto di risparmio che frutterà un rendimento del 2%.
Bolle speculative e conti correnti
L’offerta didattica si amplia con gli studenti delle scuole secondarie. Per gli studenti del primo grado, è stato studiato un percorso storico dedicato ai banchieri fiorentini, per approfondire in modo particolare il tema del mecenatismo durante il Rinascimento italiano, con attività artistiche e scientifiche finanziate con le ricchezze accumulate dalle grandi famiglie di banchieri. Poi le bolle speculative con attenzione ai comportamenti individuali che ne provocano la formazione e ricostruendo le dinamiche che ne stanno alla base. Anche in questo caso, spazio alla storia dell’economia, con la “bolla dei tulipani” del Seicento e la “bolla delle dot-com” dei primi anni del Duemila. In questo modo è possibile comprendere la gravità degli effetti di eventuali comportamenti speculativi su economia e società anche in relazione alla crisi. Ampio spazio alla spiegazione dei conti correnti e del significato di concetti chiave come Iban, atm, pos, rid, carta bancomat.
Rischi, previdenza e imprenditorialità
I percorsi più vari sono ideati per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Per gli adulti si entra nel merito di questioni più complesse: gli strumenti finanziari, la previdenza sociale, le grandi crisi, l’imprenditorialità, idee e innovazione, rischio e assicurazione, il ruolo delle istituzioni finanziarie e il lato buono della finanza. Determinante è far comprendere ai visitatori l’importanza di una cultura di impresa per stimolare un rapporto attivo con la realtà economica e produttiva del territorio. Testimonianze di imprenditori affermati, video esplicativi sulla funzione dei diversi strumenti finanziari per la creazione d’impresa e i giochi ad hoc fanno comprendere l’importanza dell’imprenditorialità quale fattore chiave per la competitività. Centrale il concetto di rischio nelle sue varie sfaccettature, nella vita di tutti i giorni così come nella finanza. In questo modo è possibile comprendere il valore degli strumenti di copertura, dall’assicurazione alla diversificazione, sia a livello teorico che nell’applicazione pratica. Il museo spiega come funziona un’assicurazione e cosa sono le polizze, le assicurazioni vita e i fondi pensione. Con un gioco è possibile verificare l’andamento del proprio patrimonio finanziario nel tempo: inserendo nell’interfaccia i dati demografici, patrimoniali e reddituali, di avversione al rischio e di risparmio pensionistico si ricava l’indicazione dell’evoluzione della propria ricchezza a partire dall’età attuale fino al novantesimo anno di età. Un secondo gioco consente invece di mettere alla prova le proprie capacità gestionali: dopo aver indicato il proprio reddito mensile, le spese necessarie e accessorie, sarà possibile calcolare gli anni necessari per raggiungere l’obiettivo. In questo modo temi spesso noiosi diventano facilmente fruibili e persino accattivanti.