Un portale per l’educazione finanziaria
È online Quello che conta, il progetto finalizzato a formare una nuova classe di consumatori responsabili in ambito finanziario, assicurativo e previdenziale
Una fonte autorevole e indipendente, per aiutare a prendere decisioni consapevoli nel campo della finanza personale e familiare, dell’assicurazione e della previdenza. È online la prima versione del portale pubblico di educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale Quello che conta (www.quellocheconta.gov.it), frutto del lavoro del Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria, guidato da Annamaria Lusardi. I contenuti del portale sono curati dai componenti del Comitato: Mef, Miur, Mise, Banca d’Italia, Consob, Ivass, Covip, Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo dei consulenti finanziari. Nel portale sono disponibili cinque consigli per ridurre il rischio davanti alle scelte sull’impiego delle proprie risorse finanziarie, sette informazioni per fare scelte consapevoli e 12 guide pratiche che aiutano a comprendere i rischi e le opportunità che si presentano in specifiche circostanze. Il tutto è arricchito da un glossario di finanza, assicurazione e previdenza e dalla descrizione dei diversi strumenti bancari, finanziari, previdenziali ed assicurativi accessibili sul mercato. In futuro, il portale includerà strumenti di simulazione e auto-apprendimento e fornirà informazioni sulle iniziative e le occasioni di educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale promosse dal Comitato.
Una consultazione per la Strategia nazionale
Il portale è stato pubblicato in versione beta: un test aperto a suggerimenti e indicazioni chi chiunque voglia mettere a disposizione le proprie competenze per migliorarne contenuto e linguaggio. Inoltre, fino al 31 maggio 2018 sul portale sarà attiva la consultazione sulla bozza della Strategia nazionale per l’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale. Il Comitato chiede a cittadini, centri di ricerca, associazioni di consumatori, investitori, imprese, sindacati, di partecipare alla stesura della versione definitiva.