La gestione del rischio passa da un frame condiviso
Le aziende sono inserite in un sistema globalizzato e proprio per questo in una complessità estrema, in cui molti punti di riferimento storici vengono a mancare, perché superati o perché non più riconosciuti spesso dagli stessi leader politici: per Fabio Romeo, chief strategy officer di Prysmian Group, la vita di un’azienda non può prescindere da quanto le accade intorno: “La quotidianità dei fatti influenza l’attività dell’impresa, la quantità e soprattutto la qualità delle informazioni sono fondamentali per avere una corretta visione d’insieme quando ci si muove a livello globale”. È il caso di Prysmian, public company multinazionale italiana riconosciuta a livello mondiale per la produzione di cavi: i prodotti sono differenti a seconda dei paesi in cui opera, motivo per cui ha scelto di insediare stabilimenti dedicati in ognuno (90 stabilimenti nel mondo per un totale di 21.000 dipendenti), tanto che solo il 6% del fatturato è realizzato in Italia.
La necessità di decisioni armoniche
“In un contesto globalizzato, se mancano i punti di riferimento diventa ancor più difficile per le aziende muoversi all’interno del proprio scenario competitivo”, spiega Romeo, “alcuni paesi, come India e Cina ad esempio, presentano delle peculiarità che rendono non fluida la gestione dei rapporti all’interno del gruppo, avere linee strategiche chiare e un frame condiviso aiuta i colleghi a prendere decisioni coerenti con le direttive aziendali”.
Un frame condiviso entro cui muoversi diventa quindi necessario alle aziende per comprendere in che ambito muoversi e come farlo a livello di mercato globale: “è uno strumento fondamentale per prendere decisioni coerenti con le politiche aziendali, per le quali serve una cultura condivisa che è compito della formazione interna realizzare. La cultura del top management si esprime nella capacità di prendere decisioni armoniche per ogni situazione in qualsiasi stabilimento aziendale”.
Anche in Prysmian l’adozione di un sistema di Erm ha migliorato monitoraggio dei rischi: “per noi conoscere i rischi significa poter garantire la continuità della strategia aziendale, e poter adottare una visione di lungo periodo”. Anche saper comunicare il rischio è fondamentale: “noi come Gruppo ci occupiamo del trasferimento delle informazioni, successivamente i Ceo delle singole aziende attivano la comunicazione sul rischio nel momento in cui questo si verifica. In ciò è essenziale avere un linguaggio comune, fatto anche di strumenti uguali per tutti e di competenze specifiche, e poi mettere in discussione ogni informazione”.