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L’economia fa più paura del virus

I due mesi di chiusura hanno cambiato prospettive e attese di una buona parte degli italiani. Il futuro torna ad essere incerto e così molte spese vengono rimandate, in parallelo aumenta la volontà di risparmiare in caso di altri periodi difficili

Agli italiani è chiaro che l’epidemia di Coronavirus avrà uno strascico pesante sul sistema paese. Di fronte alla ripartenza, è la situazione economica italiana e personale a preoccupare quasi più del contagio. Secondo l’Osservatorio Mensile Findomestic di maggio, realizzato in collaborazione con Eumetra, il 56% degli intervistati ha citato tra le maggiori preoccupazioni la tenuta del Paese, il 41% i redditi della propria famiglia e il 32% si è detto molto preoccupato per la salute, un dato che riflette il positivo calo dei contagi registrato nell’ultimo periodo. Secondo il sondaggio, il 47% degli italiani ha dovuto sospendere i propri progetti d’acquisto a causa dell’emergenza sanitaria, e tra questi il 93% ha intenzione di riavviarli; ma a questo punto si intromette l’incertezza della sicurezza economica: se il 52% effettuerà gli acquisti sospesi appena usciti dalla Fase 1, il 33% lo farà non appena avrà prospettive lavorative più chiare e rassicurazioni sulla ripresa economica del Paese, il 9% invece deve prima trovare un nuovo lavoro e il 7% del totale afferma di aver rinunciato all’idea di tornare ad acquistare. Non solo, il lockdown ha ridotto la capacità di risparmiare per il 60% della popolazione, mentre un 40% del campione ci è riuscito. Tra gli intervistati è diffusa la sensazione che si farà fatica a tornare al livello di spesa di prima, e in ogni caso l’esperienza ha insegnato che è meglio pensare a risparmiare in vista di eventuali altri momenti difficili: se il 31% pensa di tornare a spendere come prima del Covid-19, il 26% lo farà ma con un’attenzione maggiore al risparmio, l’8% spenderà inizialmente più di prima per completare gli acquisti rimasti in stand-by, mentre il 35% non sa ancora quando potrà tornare sul precedente livello di reddito.

Basta videochiamate ma l’online piace
Dopo due mesi di “arresti domiciliari” per 60% degli intervistati il primo desiderio è organizzare una cena con gli amici e i parenti, per il 40% è andare dal parrucchiere o dall’estetista, il 21% vuole viaggiare, il 19% tornare a fare sport e il 18% fare shopping. Sono stati giorni in cui gli italiani si sono misurati di più con la possibilità di fare acquisti online: per il 90% resterà una valida alternativa, soprattutto per evitare luoghi affollati (per il 33% degli intervistati), nel caso di punti vendita che non possono essere raggiunti in auto (21%) e per acquistare prodotti non deperibili (20%). Proprio per timore dell’affollamento in negozio quasi la metà degli italiani (48%) chiede alle imprese di puntare sul click & collect, ossia sull’acquisto online e ritiro veloce e sicuro in negozio, mentre un 39% gradirebbe la consegna a casa con garanzie di igienizzazione.

Come ci si sposterà
I mezzi pubblici sono percepiti come luogo a rischio per il contagio, e finché il rischio resterà elevato gli italiani si mostrano prudenti, tanto che il 49% degli intervistati dichiara che utilizzerà meno di prima la metropolitana e l’autobus. Per sostituirli, le alternative sono l’auto (59%), andare a piedi (44%), usare la bicicletta (19%) o la moto (12%).