Goldman Sachs vede rosa
Un 2018 in positivo, superiore anche alle più rosee aspettative. Stando all’ultimo outlook di Goldman Sachs, le crescita dell’economia mondiale per il prossimo anno dovrebbe attestarsi a un +4%, in rialzo dal +3,7% registrato nel 2017 e decisamente sopra le attese del consensus finanziario. La crescita, continua il rapporto, dovrebbe distribuirsi in maniera omogenea fra tutte le principali aree produttive: +2,5% negli Stati Uniti, +2,2% nell’Eurozona, +1,6% in Giappone. Resta in coda soltanto il Regno Unito della Brexit, che si ferma a un più contenuto +1,3%.
"Per la prima volta dal 2010 – si legge nel rapporto – l’economia globale sta superando la maggior parte delle previsioni. E ci attendiamo che questa solidità prosegua". I rischi, tuttavia, non mancano. A cominciare da un’inflazione che, per quanto in crescita, resta lenta: l’obiettivo del 2% appare ancora lontano, soprattutto a causa della debolezza dei prezzi delle importazioni e delle materie prime.
Sullo sfondo resta poi il comportamento delle banche centrali. A detta di Goldman Sachs, la convergenza politica degli ultimi anni pare destinata a scomparire: mentre l’approccio della Bce e della Bank of Japan dovrebbe mantenersi sostanzialmente accomodante, la Federal Reserve ha già avviato una politica più aggressiva sul fronte monetario.
I rischi maggiori a breve termine, tuttavia, restano di ordine politico. La revisione degli accordi Nafta e le tensioni nella penisola coreana, si legge nel rapporto, potrebbero destabilizzare il buon momento dell’economia globale. Incertezza destano anche le imminenti elezioni politiche in Italia: il rischio è quello di un frammentato orizzonte politico che non si riveli in grado di esprimere una solida maggioranza di governo. Per il nostro Paese, le stime di crescita di Goldam Sachs si rivelano più basse della media mondiale: +1,5% nel 2017, +1,1% nel 2018 e +0,9% nel 2019.