Peggio che in guerra: ecco le 50 città più violente al mondo
Chi alle nostre latitudini teme che in Europa ci sia una reale “emergenza sicurezza” dovrebbe dare una scorsa alla classifica delle 50 città più violente al mondo. Si tratta di un triste ranking stilato annualmente da un’organizzazione non governativa messicana, Seguridad, justicia y paz. La classifica prende in considerazione il tasso di omicidi in rapporto alla popolazione commessi nelle città di tutto il mondo. Come da triste tradizione, la lista è dominata dalle metropoli del continente americano, presente con ben 42 città su 50.
Nel 2017 la città più violenta al mondo è stata la messicana Los Cabos, con una media di 111,33 omicidi ogni 100 mila abitanti. Un record doppiamente negativo, visto che è la prima volta che questa città entra nella top 50. Al secondo posto compare la capitale del Venezuela, Caracas, dove sono stati commessi 111,19 omicidi ogni 100 mila abitanti: un’ulteriore testimonianza del momento drammatico che sta vivendo il Paese, stretto tra l’incudine di un degenerato clima politico e il martello di una crisi economica ormai deflagrata verso il precipizio del default. La terza città con più omicidi (106,63 ogni 100 mila residenti) è Acapulco, in Messico, nota per le sue straordinarie bellezze naturali ma anche per gli scontri tra narcotrafficanti.
La classifica prosegue poi con il quarto posto della brasiliana Natal (102,56 omicidi), le messicane Tijuana e La Paz (in Baja California), rispettivamente quinta e sesta città con più omicidi. Al settimo posto c’è la brasiliana Fortaleza, all’ottavo di nuovo il Messico con Ciudad Victoria, al nono la venezuelana Ciudad Guayana e al decimo Belèm do Parà, in Brasile. Nella classifica compaiono anche quattro città statunitensi: St.Louis al tredicesimo posto, Baltimora in ventunesima posizione, New Orleans al quarantunesimo posto e Detroit al quarantaduesimo. La prima città non americana presente in classifica è la sudafricana Città del Capo, al quindicesimo posto.