Rischi ambientali, un bando per il Mezzogiorno
La Fondazione Con il Sud finanzia progetti per 5 milioni di euro. L’obiettivo è salvaguardare la biodiversità di parchi e aree protette al Sud
Proteggere le aree protette, coinvolgendo le comunità locali. La Fondazione Con il Sud ha pubblicato la quarta edizione del Bando Ambiente per salvaguardare la biodiversità di parchi e aree protette al Sud. 5 milioni di euro che finanzieranno progetti di rete e sostenibili presentati da organizzazioni del Terzo settore con l’obiettivo di prevenire e riduzione dei rischi ambientali in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. In queste regioni, si contano oltre 200 fra parchi, riserve e altre aree naturali protette. Un patrimonio a rischio a causa delle attività umane che minano la biodiversità, gli ecosistemi e il tessuto forestale. La Fondazione cita un dato significativo relativo alla cementificazione del Paese: solo il 14% del territorio può ancora vantare un orizzonte massimo di 10 chilometri libero da costruzioni.
Il valore delle partnership
Inquinamento, incendi e più in generale il dissesto idro-geologico Secondo Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il Sud “il rischio ambientale, al di là dei clamori delle cronache, non è percepito purtroppo come una priorità”. Per Borgomeo bisogna intervenire in modo strutturato, valorizzando partenariati ampi e competenti, attraverso la mobilitazione del territorio. Per questo il Bando Ambiente, prevede che oltre al Soggetto responsabile e all’Organismo di gestione di ogni area protetta oggetto di intervento, sia indicata anche la partecipazione di almeno un’altra organizzazione del Terzo settore. Inoltre, le partnership di progetto sono aperte all’adesione di enti appartenenti al mondo delle istituzioni, dell’università, della ricerca e al mondo economico, compresi soggetti profit.
Le caratteristiche dei progetti
Il bando scade l’8 giugno 2018. I progetti selezionati saranno quelli ritenuti capaci di generare valore sociale ed economico sul territorio. Attenzione sarà posta alla responsabilizzazione delle comunità locali che insistono sull’area protetta. I programmi devono avere una durata compresa tra i due e i tre anni, mentre la richiesta di contributo non deve essere superiore a 300 mila euro, con una quota di co-finanziamento economico di almeno il 20% del costo complessivo del progetto.