Green new deal, l’Ue ha una nuova strategia
La Commissione europea, lo scorso 24 febbraio, ha annunciato l’adozione di una nuova strategia comunitaria di adattamento ai cambiamenti climatici che definisce il cammino da percorrere per essere pronti ai loro effetti inevitabili. “Se da un lato l’Ue fa tutto il possibile per mitigare i cambiamenti climatici, dentro e fuori i propri confini, dall’altro dobbiamo anche prepararci per affrontarne le ineluttabili conseguenze”, si legge in un comunicato pubblicato sul sito istituzionale della commissione. Da ondate di calore mortali e siccità devastanti, a foreste decimate e coste erose dall'innalzamento del livello dei mari, i cambiamenti climatici hanno già pesanti ripercussioni in Europa e nel mondo. Prendendo le mosse dalla strategia di adattamento ai cambiamenti climatici del 2013, l’obiettivo delle proposte è quello di “spostare l'attenzione dalla comprensione del problema alla definizione di soluzioni e passare dalla pianificazione all’attuazione”.
La Commissione europea ha annunciato questa nuova e più ambiziosa strategia dell'UE di adattamento ai cambiamenti climatici nella comunicazione sul Green Deal europeo, a seguito di una valutazione della strategia 2013 condotta nel 2018 e di una consultazione pubblica aperta svoltasi tra maggio e agosto 2020. La proposta di legge europea sul clima getta le basi per una maggiore ambizione e coerenza delle politiche in materia di adattamento, integrando nel diritto dell’Ue l’obiettivo globale in materia di adattamento sancito all'articolo 7 dell'accordo di Parigi e l’azione dell'obiettivo di sviluppo sostenibile n. 13. Con essa l’Ue e gli Stati membri si impegnano a compiere progressi costanti per aumentare la capacità di adattamento, rafforzare la resilienza e ridurre la vulnerabilità ai cambiamenti climatici e la nuova strategia di adattamento contribuirà a trasformare questi progressi in realtà.
Non esiste un vaccino contro la crisi climatica
Secondo Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo, “la pandemia di Covid-19 ci ha ricordato con durezza che una preparazione insufficiente può avere conseguenze disastrose. Non esiste alcun vaccino contro la crisi climatica, ma possiamo ancora combatterla e prepararci ai suoi effetti inevitabili – che si fanno già sentire sia all'interno che all'esterno dell'Unione europea. La nuova strategia di adattamento ai cambiamenti climatici ci consente di accelerare e approfondire i preparativi. Se ci prepariamo oggi, possiamo ancora costruire un domani resiliente ai cambiamenti climatici”.
Le perdite economiche dovute alla maggiore frequenza di eventi meteorologici estremi sono in aumento e quelle conteggiate in Ue superano già, da sole, una media di 12 miliardi di euro l’anno. Stime prudenti mostrano che esporre l'economia odierna dell'Ue a un riscaldamento globale di 3 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali comporterebbe una perdita annua di almeno 170 miliardi di euro. I cambiamenti climatici non incidono solo sull'economia, ma anche sulla salute e sul benessere dei cittadini europei, che soffrono sempre più a causa delle ondate di calore: a livello mondiale, la catastrofe naturale più letale del 2019 è stata l'ondata di calore che ha colpito l’Europa provocando 2 500 vittime.
L’azione in materia di adattamento ai cambiamenti climatici, sottolinea il comunicato della Commissione Ue, “deve coinvolgere tutte le componenti della società e tutti i livelli di governance, all'interno e all’esterno dell’UE. Lavoreremo per costruire una società resiliente ai cambiamenti climatici migliorando la conoscenza dei loro effetti e delle soluzioni di adattamento; intensificando la pianificazione dell'adattamento e la valutazione del rischio climatico; accelerando l'azione di adattamento e contribuendo a rafforzare la resilienza ai cambiamenti climatici a livello mondiale”.
Adattamento più intelligente, rapido e sistemico
Le azioni di adattamento “devono basarsi su dati affidabili e strumenti di valutazione dei rischi a disposizione di tutti”, dalle famiglie che acquistano, costruiscono e ristrutturano abitazioni alle imprese delle regioni costiere o agli agricoltori che pianificano le proprie colture. A tale scopo la strategia propone interventi che facciano avanzare le frontiere della conoscenza sull'adattamento così da consentire di migliorare la qualità e la quantità dei dati raccolti sui rischi e le perdite connessi al clima, e di metterli a disposizione di tutti. Climate-Adapt, la piattaforma europea per le conoscenze sull'adattamento, sarà potenziata e ampliata e sarà affiancata da un osservatorio per la salute destinato a monitorare, analizzare e prevenire meglio gli effetti dei cambiamenti climatici sulla salute.
Poiché i cambiamenti climatici hanno ripercussioni a tutti i livelli della società e in tutti i settori dell’economia, le azioni di adattamento devono essere sistemiche. La Commissione, spiega, “continuerà a integrare le considerazioni relative alla resilienza ai cambiamenti climatici in tutti i pertinenti settori d'intervento e sosterrà l'ulteriore sviluppo e attuazione di strategie e piani di adattamento, con tre priorità trasversali: integrare l'adattamento nella politica macrofinanziaria, soluzioni per l'adattamento basate sulla natura e azioni di adattamento locale.
Intensificare l’azione internazionale
Le politiche in materia di adattamento ai cambiamenti climatici “devono andare di pari passo con la nostra leadership mondiale nella mitigazione dei cambiamenti climatici”, afferma la Commissione, ricordando che l’accordo di Parigi ha stabilito un obiettivo globale in materia di adattamento e ha sottolineato che l'adattamento è un fattore chiave per lo sviluppo sostenibile. “L’Ue promuoverà approcci subnazionali, nazionali e regionali all'adattamento, con particolare attenzione all'adattamento in Africa e nei piccoli Stati insulari in via di sviluppo. A livello internazionale aumenteremo il sostegno alla resilienza e alla preparazione ai cambiamenti climatici fornendo risorse, dando priorità all'azione e aumentando l'efficacia, aumentando i finanziamenti internazionali e rafforzando l'impegno e gli scambi globali in materia di adattamento. Collaboreremo inoltre con i partner internazionali per colmare il divario nei finanziamenti internazionali per il clima”.