La profezia degli italiani sul 2024
Caro lettore, l’anno da poco concluso, sfidante e denso di criticità, non ha scalfito il tuo proverbiale ottimismo. Questo, però, non significa che non sia consapevole delle sfide che ci attenderanno nel 2024.
Almeno questo sembra emergere dall’indagine che abbiamo condotto, a ridosso delle festività natalizie, presso un campione rappresentativo della popolazione. Sono due i cardini attorno ai quali ci siamo mossi. Il primo è tradizionale: cosa desiderano gli italiani? Le attese degli italiani sembrano particolarmente concrete.
Abbiamo proposto ai cittadini due tipi di desideri: i desideri personali e quelli collettivi. Potevano quindi scegliere di farsi due regali: uno per sé, l’altro per il Paese.
Più salute e meno tasse per tutti
Partiamo dai desideri personali. Passa il tempo e le priorità restano tendenzialmente sempre le stesse: è la salute a dominare la mente dell’Opinione. Certo, anche l’inflazione ha catalizzato l’attenzione dei nostri concittadini, che sperano in un aumento delle entrate e addirittura in qualcuno che magicamente ne estingua i mutui.
Sotto il profilo collettivo, invece, gli italiani si aspettano, da diversi anni, un significativo calo delle tasse, ma anche la fine dei conflitti, quello in Israele e quello in Ucraina, segno della crescente preoccupazione dei nostri concittadini nei confronti di un’instabilità internazionale cui non erano, probabilmente, del tutto abituati.
Solo un italiano su cinque si è dichiarato pessimista, spaventato o arrabbiato
Il futuro si scrive tutti i giorni
C’è pure il Governo nella lista dei desideri degli italiani: la sua stabilità e la possibilità di realizzare le riforme sono indicate complessivamente da tre italiani su dieci.
Ma con che atteggiamento gli italiani accolgono l’arrivo del nuovo anno? Qui, come anticipato, qualche buona notizia. Il sentimento prevalente dell’Opinione, sul 2024, è nettamente positivo: otto italiani su dieci hanno indicato sentimenti come speranza (43%, il sentimento più diffuso), ottimismo (24%), gioia (7%) e serenità (6%). Solo un italiano su cinque si è dichiarato pessimista, spaventato o arrabbiato.
Speriamo che la profezia degli italiani si autoavveri, ma siamo consapevoli del fatto che il futuro non è scritto e siamo noi a deciderne la forma col nostro comportamento quotidiano.