Casa dolce casa, agli italiani piace smart
Che l’Italia sia uno dei Paesi europei con più case di proprietà non è un segreto e una ricerca Doxa realizzata per Findomestic lo conferma: il 78% degli intervistati vive in una casa o appartamento di proprietà, mentre il 20% dichiara di vivere in una casa/appartamento in affitto. Che viva in una casa di proprietà o in affitto, l’83% si dichiara abbastanza soddisfatto (65%) o molto soddisfatto (19%) della propria abitazione: un restante 16% si distingue in chi è poco (14%) o per nulla soddisfatto (2%).
Tra bonus mobili e acquisti smart nel 2019 la casa torna al centro delle attenzioni degli italiani. Lo rivela l’indagine Doxa che ha interrogato gli italiani sulle intenzioni di acquisto nel comparto casa, ristrutturazioni, bonus mobili e smart home. Ecco tutti i dettagli.
Sì al bonus mobili
Il 2019 sarà l’anno per cambiare volto o sistemare casa per 42% degli intervistati che hanno intenzione di effettuare una ristrutturazione del proprio appartamento. In particolare: l’11% ha intenzione di ristrutturare, il 19% ha intenzione di acquistare dei mobili nuovi e il 12% ha intenzione di procedere con entrambe le attività.
Rispetto al totale campione, il 60% è a conoscenza (23%) o ha sentito parlare (37%) del bonus mobili, un’iniziativa del Governo che prevede una detrazione fiscale del 50% su una spesa massima di 10 mila euro per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile ristrutturato negli ultimi 2 anni. Il restante 40% non era a conoscenza di questa iniziativa. Per coloro che hanno dichiarato di conoscerla, la fonte di informazione principale (65%) sono stati i mezzi di comunicazione(stampa, radio, tv, Internet).
Tra coloro che intendono fare una ristrutturazione o acquistare mobili nuovi per la propria abitazione, il 58% vorrebbe usufruire del bonus mobili nel 2019 (19% certamente; 40% probabilmente). Il 31% non usufruirà (11% certamente; 20% probabilmente) di questa agevolazione fiscale, mentre l’11% non ha ancora preso una posizione in merito alla possibilità di usufruire oppure no di questa agevolazione.
La casa del futuro è SMART
Per smart home si intende una casa dotata di prodotti collegati in rete per il controllo, l’automazione e l’ottimizzazione di funzioni quali la temperatura, l’illuminazione, la sicurezza, o l’intrattenimento, sia da remoto sia tramite un sistema separato all’interno della casa stessa. Il 52% degli intervistati si dichiara pronto a investire in dispositivi smart per la propria abituazione: il 20% investirebbe fino a 500 euro, il 16% investirebbe tra 500 e 1.000 euro, il 12% investirebbe tra 1.000 e 2.000 euro in questi dispositivi, mentre solo il 4% sarebbe disposto a investirci oltre 2.000 euro. Il 33% si dichiara «non interessato» ai dispositivi smart dedicati all’abitazione, mentre il 15% non ha ancora preso una posizione in merito.
Tra coloro che vorrebbero investire in dispositivi «smart» dedicati alla propria abitazione, il 53% investirebbe in dispositivi dedicati alla regolazione della temperatura (termostato, climatizzatore); il 47% in lampade e lampadine; il 46% in telecamere; il 43% in sensori per porte e finestre e il 38% in una caldaia. Il 37% è disposto a investire in videocitofoni o serrature, il 37% in prese elettriche, il 31% in grandi elettrodomestici e il 26% in piccoli elettrodomestici. Il 23% investirebbe in pulsanti automatici, il 22% in dispositivi per fumi e allagamenti e il 19% in purificatori, estrattori d’aria e cappe.
Il 59% degli interessati al tema smart home possiede (16%) o sarebbe interessato ad acquistare (43%) un assistente virtuale, ossia un dispositivo che può dialogare con le persone allo scopo di fornire informazioni o compiere determinate operazioni (es. Amazon Echo, Google Home).