Dalle giungle d’asfalto alle isole verdi: è tempo di depaving
È un trend che sta prendendo piede in diverse città del mondo, e che consiste nel togliere catrame e cemento per sostituirlo con erba e suolo naturale, in modo da far assorbire meglio l’acqua al terreno e ridurre il rischio di isole di calore
L’oceano del cambiamento
Riflettendo sulle attuali sfide ambientali, è evidente che i vecchi modelli centrati sul profitto e su un’economia di tipo lineare non funzionano più, e che occorre invece spostarsi verso un modello circolare. Nel suo ultimo libro, Rossano Ercolini ci guida all’interno di un’Italia dove le buone pratiche e le tante esperienze riuscite testimoniano la possibilità di attivarsi e collaborare per immaginare un futuro diverso
La carne coltivata potrebbe salvare il pianeta?
Al centro del dibattito sulla necessità di impegnarsi per un mondo più sostenibile, la produzione degli alimenti rappresenta uno dei settori con maggiore impatto a livello ambientale e il comparto della coltivazione di proteine animali è un osservato speciale
El Niño, un rischio per l’ambiente e la salute
Dall’interazione oceano-atmosfera nel Pacifico tra Perù e Ecuador dipende un sensibile innalzamento della temperatura delle acque, con una variazione nelle correnti che influisce sul clima globale. Questo fenomeno, conosciuto come El Niño Southern Oscillation (Enso), modifica gli equilibri climatici provocando alluvioni o fenomeni siccitosi in diverse aree del pianeta
Scelte sostenibili per riconnettersi alla natura
Se la terra sta male stiamo male anche noi. Lo scopo di Vivere greener è accompagnare chiunque voglia un domani più verde a raggiungere la consapevolezza che si può cambiare attraverso azioni semplici, ma rivoluzionarie
Invasioni biologiche, disastri naturali silenziosi
Le perdite economiche legate alla proliferazione di specie invasive aliene sono addirittura superiori a quelle provocate dalle calamità naturali. Un fenomeno che negli ultimi 40 anni ha registrato un aumento del 702%, dovuto a globalizzazione e degrado della biosfera
Il nostro impatto sulla Terra è un girone dantesco
Campione di vendite in Francia, “Il mondo senza fine”, di Christophe Blain e Jean-Marc Jancovici, è un libro fondamentale per comprendere l’emergenza del climate change e scuotere le convinzioni più consolidate: sebbene si concentri sulle questioni energetiche e sui cambiamenti climatici, non ne ignora le implicazioni sociali, ecologiche ed economiche
Inquinamento ambientale, chi paga il conto?
La responsabilità delle aziende coinvolte in attività di rilevanza ecologica è al centro di una recente e importante sentenza della Corte di Cassazione civile, che ha cercato di risolvere l’incertezza in quei casi in cui non sia possibile identificare il responsabile del danno, ma si possa solo ricostruire la catena di successione di chi, nel tempo, ha gestito lo stesso sito
Clima, conoscere per agire
Un approccio meno catastrofista, una divulgazione più attenta alle soluzioni e ai benefici per la popolazione: questo, secondo due esperti della materia, è quello che serve per avvicinare le persone e trasmettere la convinzione che si può ancora fare moltissimo per contenere gli effetti del cambiamento climatico
La risposta ai nuovi virus
L’inaugurazione di un mega allevamento di suini in Cina genera timori per il possibile sviluppo di nuovi agenti patogeni: c’è la possibilità di ricadere nel triste scenario del coronavirus? Il rischio zero, per il microbiologo Claudio Bandi, non esiste: per questo è importante mettere in pratica la lezione del Covid-19
Il legame con i combustibili fossili
Che la terra sia un paziente malato è ormai dominio di tutti. Con diversi approcci al problema, la maggioranza dei governi sta concordando sulla necessità di agire con urgenza. Quando però si raccolgono i dati reali si scopre che la maggior parte dei paesi ancora cerca, utilizza e investe in fonti di energia non rinnovabili
Climate change, la scienza del possibile
Il cambiamento climatico deve entrare nel supporto alle decisioni: è essenziale che istituzioni e privati abbiano nei propri piani di adattamento la conoscenza degli effetti. La buona notizia è che oggi abbiamo già tutti gli strumenti e le tecnologie per farlo, ma è cruciale che, contemporaneamente, si attuino le politiche per la mitigazione