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La pandemia ha messo in difficoltà il tessuto produttivo italiano, già prima rallentato, ma il 6,5% delle aziende è in grado di navigare “controvento”, indifferenti ai contesti avversi perché costruite su solide basi finanziarie, attente all’innovazione, all’export e alle relazioni che fanno crescere

Pubblicato il settimo rapporto dell'Osservatorio sulla demografia d'impresa dell'Ufficio Studi di Confcommercio. In nove anni perse quasi 100mila imprese commerciali. I centri storici cambiano ma non si spopolano; nelle città d'arte più B&B che alberghi

In un contesto critico, come è quello della pandemia, le imprese di produzione subiscono un impatto negativo superiore rispetto a quelle dei servizi e in genere alle attività di servitizzazione. La ragione sta nella mission stessa di queste aziende ma anche in modelli di business più agili

Secondo uno studio condotto da EY, nel 2021 il 69% delle 300 aziende italiane analizzate ha previsto politiche tese allo sviluppo sostenibile. Spicca l’attenzione a definire obiettivi, tempistiche e target quantitativi, estendendo la prospettiva della transizione energetica verso una più ampia trasformazione della società e delle persone

L’aumento del prezzo del gas ha effetti su tutta la filiera dell’agroalimentare, sia nei costi delle bollette che nell’acquisto e disponibilità delle materie prime. In attesa di possibili sostegni, sono molte le imprese che preferiscono sospendere l’attività, con ricadute sui consumatori e sull’occupazione.

Si va verso la conferma per tutto il 2022 dell’innalzamento della soglia di esenzione fiscale per le prestazioni in natura offerte a integrazione della normale busta paga: il provvedimento potrebbe essere il primo passo per rendere la misura strutturale

Le imprese che operano in collaborazione tra loro si mostrano più ricettive sui temi della responsabilità sociale e 9 su 10 investono in cultura, ambiente, rapporti con il territorio e benessere dei dipendenti. Un trend che si annuncia in ulteriore crescita nei prossimi anni

L’anno in corso sta portando risultati migliori del previsto nelle esportazioni italiane, trainate da una crescita accelerata del commercio globale. La ragione risiede nella buona ripartenza dell’economia, sostenuta da una ritrovata fiducia di aziende e consumatori, e nelle misure di sostegno messe in atto. I migliori risultati per beni di investimento e agricoltura

L’ottimismo c’è, le buone intenzioni anche, ma guardando ai primi dati del 2021 pubblicati da Banca d’Italia, la situazione non è ancora migliorata significativamente rispetto al 2020. Secondo gli analisti di Deloitte, aziende e operatori turistici devono guardare al futuro e spingere sulla digital transformation, anche grazie alle risorse del Next Generation EU